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Dizionario legale francese-italiano - Diritto privato francese - Traduzione e definizione

Dizionario di diritto francese



M


MAGISTRAT
Magistrati

Si tratta di un termine generico che indica ogni persona alla quale la Costituzione e le leggi concedono il potere di prendere una decisione suscettibile di essere eseguita con l'aiuto della forza pubblica. In questo senso, il Presidente della Repubblica è un magistrato perché adotta decreti. Anche il sindaco è da considerare magistrato perché prende "arrêtés" cioè ordinanze. Nel senso tecnico del termine, gli impiegati delle Corti e dei Tribunali che hanno il potere di giudicare sono magistrati. E' questo senso che sarà preso in considerazione in questo vocabolario.

Questa denominazione è diversa dell'appellazione "Magistrate" usata nel diritto anglosassone e che si rivolge a dei giudici non-professionisti che sono dotati o meno di una competenza giuridica. Per un determinato periodo, siedono in giurisdizioni penali, le "Magistrate's Courts".

I magistrati dell'ordine giudiziario diventano magistrati onorari quando possono andare in pensione. Anche se non fanno più parte del pubblico impiego, i magistrati onorari (in udienze solenni della giurisdizione che hanno lasciato) possono sedere con la toga e mantengono il loro grado. Possono anche sedere in determinate commissioni amministrative, come la Commissione per l'aiuto sociale o la Commissione per l'aiuto giurisdizionale. Possono ugualmente presiedere il Tribunale degli affari sociali e il Tribunale delle pensioni.

MAINLEVEE
Revoca, Cancellazione

Documento tramite il quale una persona dichiara di rinunciare ad un'iscrizione ipotecaria, una misura conservativa o di esecuzione presa su un bene del suo avversario.

MAITRE

Titolo che si rivolge agli avvocati e ai pubblici ufficiali. In passato non era richiesto l'uso di questa appellazione nelle sentenze. Il suo utilizzo è ormai scomparso.

MAJEURS PROTEGES
Maggiorenne

Certe persone maggiorenni (per motivi di salute mentale o fisica) derogano alla regola dell'articolo 488 del Codice civile che dichiara pienamente capaci le persone di entrambi i sessi che hanno raggiunto l'età di 18 anni. I regimi applicabili corrispondono ad un adeguamento che prende in considerazione le particolarità della situazione del maggiorenne protetto.

I regimi sono "le placement sous sauvegarde", "la curatelle" e "la tutelle". Vedere il Code de la santé publique e l'articolo 490-3 del Codice civile.

MAJORITE

E' lo statuto giuridico di una persona che ha raggiunto l'età di 18 anni. La persona maggiorenne acquisisce la piena capacità giuridica al fine di concludere contratti dai quali può avere un vantaggio e che impegnano il suo patrimonio.

L'emancipazione conferisce al minorenne la piena capacità civile. Invece, non può avere lo statuto di commerciante.

MALFACON

E' il difetto che presenta una cosa consegnata. Proviene da vizio di concezione, da un difetto della materia usata o da un cattivo uso dei materiali. Questo difetto rende la cosa inadatta all'uso al quale è destinata. Nella vendita di oggetti di seconda mano, il vizio della cosa si distingue dalla degradazione dovuta all'uso prolungato.

Il vizio della cosa mette in gioco la garanzia dell'inventore, del costruttore, del venditore o dell'imprenditore. L'azione in garanzia può provocare una successione di ricorsi, del venditore contro il grossista e del grossista contro il fabbricante. In un altro contesto, può provocare i ricorsi del proprietario di una casa contro l'impresa edilizia o contro l'architetto e tutti questi contro le compagnie di assicurazioni rispettive.

Nella vendita, il compratore dispone di una scelta: esigere la rimessione ; ottenere la risoluzione della vendita, rendere il bene e farsi restituire il prezzo (ricorso redibitorio) ; tenere il bene ma con restituzione di una parte del prezzo dopo valutazione curata da esperti (ricorso estimatorio). Nei due ultimi casi il compratore potrà pretendere un indennizzo. In certi casi, il compratore non può scegliere la restituzione del bene (il bene è pericoloso oppure è stato distrutto). Tranne in questi casi, il compratore è libero nella sua scelta fino a quando la sentenza ha acquisito forza di cosa giudicata.

MANDAT
Mandato

Si usano i vocaboli "Mandat e Procuration". Si indica cosi sia il potere sia il documento tramite il quale questo potere è conferito. Queste denominazioni riguardano il contratto tramite il quale una persona concede ad un'altra il potere di compiere per suo conto uno o più atti giuridici. Il mandato può essere verbale. Più spesso è concluso con atto privato o atto notarile. Può essere generale o speciale. Quando è speciale, è previsto in vista della realizzazione di un atto determinato (ad esempio concludere una vendita). La rappresentanza in giustizia risulta necessariamente da un mandato speciale (tranne il caso in cui il Codice di procedura civile renda obbligatoria la rappresentanza tramite un avvocato).

Il mandatario è responsabile dei suoi errori nei confronti del suo mandante. Quest'ultimo è obbligato dagli atti che il suo mandatario ha compiuto per il suo conto nel limite dei suoi poteri. Il mandatario è responsabile della persona che l'ha sostituito nell'esecuzione del mandato a lui affidato.

In questo senso sono mandatari: i tutori, i curatori, i commerciali, i mandatari di giustizia, i presidente e direttori di società commerciale e dirigenti di società di persone.

MARC LE FRANC

Il "Marc" è una vecchissima misura che serviva principalmente a pesare i metalli preziosi. All'epoca in cui le monete venivano spesso manipolate, il loro peso in argento era variabile a secondo dei bisogni finanziari dei sovrani all'origine dell'emissione. Il loro valore era stimato dai negozianti e dai bancari rispetto al valore del "Marc" di argento. Oggigiorno, quando una vendita forzata non permette di pagare tutti i creditori dello stesso debitore, l'autorità che procede al pagamento rimette ad ognuno di loro una percentuale dell'ammontare del suo credito calcolato a seconda del rapporto tra la massa totale del passivo ed il prodotto della vendita. Nel linguaggio giudiziario questo modo di fare è chiamato distribuzione al "Marc le franc".

MEDIATION

Tecnica processuale che permette di risolvere eventuali controversie. Le parti cercano di risolvere il problema con una soluzione transattiva usando i servizi di un mediatore.

MEMOIRE

Gli avvocati in Cassazione non rilasciano conclusioni ma dei "mémoires".

MESURES D'ADMINISTRATION

Decisioni di gestione amministrativa adottate dal capo di una giurisdizione (fissa la composizione delle camere ed i giorni in cui sono tenute le udienze).

Ogni magistrato può adottare una tale decisione quando la misura presa è legata ad una procedura. E' il caso quando la decisione presa ordina il rinvio della causa e fissa la nuova data alla quale sarà chiamata. Una tale decisione può essere oggetto di una semplice menzione sulla pratica.

Le misure di amministrazione giudiziaria non possono essere oggetto di un ricorso contenzioso. Invece, possono essere modificate o trascritte dal loro autore.

METAYAGE

"Métayage o Bail à colonat paritaire". Si tratta delle denominazioni del contratto di affitto di una proprietà agraria quando l'inquilino condivide la raccolta con il proprietario.

METTRE A NEANT

E' la formula usata dalla Corte di cassazione quando annulla una sentenza che le viene sottoposta. Si trova un'altra formula equivalente: "la Cour casse et annule". La "mise à néant" ripristina la situazione delle parti anteriore alla sentenza annullata dalla Corte di cassazione.

Anche se il risultato è identico, quando decidono di modificare interamente una sentenza di primo grado, le Corti d'appello usano la parola "infirmation".

MEUBLE

E' aggettivo e sostantivo. In effetti si dice è un "meuble" per indicare un bene mobiliare.

Il Codice civile è stato concepito alla fine del Settecento. A questo momento si sentiva ancora l'influenza della civilizzazione agraria e del sistema feudale anteriore alla Rivoluzione. Il potere politico ed economico trovava la sua origine, la sua legittimità e la sua forza nel possesso della terra, bene immobiliare per eccellenza.

Il diritto suddivide i beni mobiliari in due categorie: i "meubles corporels", cioè beni mobiliari corporali, ogni oggetto suscettibile di spostamento ; i "meubles incorporels", cioè i beni mobiliari incorporali, che sono i titoli che rappresentano i diritti, e le clientele, il diritto all'affitto, i diritti di proprietà intelectuale ed i ricorsi legali.

Nel linguaggio tecnico giuridico, i mobili che arredano una casa vengono chiamati "meubles meublants".

MINORITE
Minorità

Si tratta dello statuto giuridico della persona che non ha raggiunto l'età di 18 anni. L'incapacità del minorenne è un'incapacità d'esercizio. Questo regime è istituito per evitare che si abusi della situazione del minorenne che non conosce i suoi diritti.

Il minorenne è sottoposto all'autorità parentale congiunta dei suoi genitori o di uno di loro. Questa autorità può essere affidata ad un tutore i cui atti sono controllati dal consiglio di famiglia.

La minore età termina sia al giorno del diciottesimo compleanno sia con una sentenza che decide l'emancipazione del minore. Vedere "Majorité".

MINISTERE PUBLIC
Pubblico ministero

E' l'espressione tramite la quale si indica l'insieme dei magistrati (in una giurisdizione) incaricati di difendere gli interessi della collettività nazionale. Tali interessi costituiscono l'ordine pubblico. Viene anche chiamato "le parquet o la magistrature debout". Ciò è dovuto al fatto che questi magistrati prendono la parola in piedi mentre i giudici rimangono seduti. Si parla anche della "Magistrature assise e della Magistrature du siège".

Il Pubblico ministero è costituito del "Procureur général" al livello della Corte di Cassazione e delle Corti d'appello e dei "Avocats généraux e les substituts du Procureur de la République, le Procureur adjoint, Premiers substituts e Substituts" in primo grado. Non è rappresentato nelle giurisdizioni specializzate.

I magistrati del Pubblico ministero e i giudici appartengono allo stesso corpo. Hanno mansioni diverse nell'organizzazione della giurisdizione. I magistrati del Pubblico ministero possono diventare giudici e viceversa.

Le mansioni dei magistrati del Pubblico ministero non sono limitate alle cause penali. Ha un ruolo molto importante in certe cause civili (soprattutto quando si tratta di vedere se i regimi di protezione sono rispettati). Il Pubblico ministero dispone del diritto di introdurre certe istanze. In altri casi, devono essere messi in causa od hanno soltanto una facoltà d'intervento. Vedere: "Communication des causes".

I magistrati del Pubblico ministero hanno un ruolo in materia di cittadinanza, di relazioni giudiziarie internazionali e in materia di esecuzione. Esercitano una tutela amministrativa sul servizio di stato civile ed esercitano un controllo sui centri di cura per persone che hanno difficoltà mentali.

Possono sedere a tutte le udienze. Infatti, al di fuori delle udienze delle Corti d'appello e dei tribunali di primo grado, è molto eccezionale sentirli oralmente: in generale, quando il Pubblico ministero interviene nelle cause civili, si prendono conclusioni scritte.

I magistrati del Pubblico Ministero possono essere addetti alla Cancelleria del Ministero della giustizia.

MINUTE

Vedere: "Copie, Expédition,Greffier, Grosse, Notaire e jugement".

MISE EN CAUSE

Vedere: "Intervention, Partie, tiers".

MISE EN L'ETAT

Frase della procedura scritta nel corso della quale si svolge l'istruzione della causa sotto il controllo e la direzione di un giudice.

Questo magistrato è chiamato "juge de la mise en l'état" in primo grado e "Conseiller de la mise en l'état" in appello. Durante questa fase della procedura, ogni parte è obbligatoriamente rappresentata da un avvocato (questo non vale davanti alle sezioni del lavoro delle Corti d'appello). In Cassazione e davanti alle giurisdizioni specializzate, il magistrato della "mise en l'éat" non esiste. Davanti al Tribunale del commercio l'istruzione è condotta da un "juge rapporteur".

Il magistrato della "mise en l'éat" tiene conferenze ai quali devono partecipare gli avvocati secondo un calendario generalmente fissato dalla prima riunione. Durante le conferenze, il giudice controlla la regolarità della procedura e delle diligenze degli avvocati. Può indirizzare loro ingiunzioni. Disciplina gli incidenti che riguardano lo scambio delle conclusioni e la comunicazioni dei documenti. Il giudice può ordinare ogni misura per portare avanti la causa, come l'expertise o un'indagine.

La "mise en l'état" termina con una sentenza che rinvia la causa davanti alla giurisdizione competente. In materia penale, il giudice dell'istruzione non può sedere e deliberare con i magistrati che giudicano la causa. Al contrario, in materia civile, il "magistrat de la mise en l'état" delibera con gli altri giudici.

MISE EN DEMEURE

Il termine "demeure" proviene dal latino mora, cioè ritardo. Si tratta dell'interpellanza formale del debitore che non ha rispettato la scadenza della sua obbligazione. E' una protesta per invitare il debitore ad eseguire immediatamente la sua prestazione. In mancanza dell'immediata esecuzione, il debitore potrà essere citato in giudizio davanti alla giurisdizione competente. L'interpellanza è il risultato o di una lettera raccomandata o di una notifica fatta da un Pubblico ufficiale. La notifica del Pubblico ufficiale vale come "mise en demeure".

Il debitore dovrà pagare gli interessi al tasso contrattuale o legale oltre alle spese del contratto stesso.

Vedere: "Commandement".

MITOYENNETE

Forma di indivisione che si applica ad una parete comune che divide due proprietà contigue.

MORATOIRE

Preso come aggettivo il termine indica la convenzione tramite la quale i creditori di una persona decidono collettivamente di concedere al debitore dei termini per il pagamento (questo al di fuori di ogni procedura giudiziaria). La legge fallimentare prevede questa possibilità. In caso di eventi gravi (guerre), determinate leggi hanno concesso dei termini a persone particolarmente colpite da questi eventi.

Il giudice può, in situazioni particolari, concedere in modo individuale al debitore dei termini di pagamento cosiddetti "délais de grâce" (articolo 1244-1 del Codice civile). In materia di pagamento dei contributi sociali, queste regole non sono applicabili. I responsabili degli organismi possono concedere nuove scadenze, e soltanto loro. Le loro decisioni non sono suscettibili di ricorso.

MOYENS ET MOTIFS

I "moyens" sono i motivi di fatto o di diritto dei quali si prevale una parte per fondare la sua pretesa. Il giudice deve rispondere con dei "motifs" all'insieme di "moyens" usati che sosterranno la sua decisione. Tuttavia, rispondere a questi "moyens" non vuole dire rispondere a tutti gli argomenti che sono soltanto considerazioni che sostengono il "moyen". Il giudice non deve assolutamente dare una risposta su ogni dettaglio della causa. Vedere: "Attendu que".

L'insieme dei "moyens" di una decisione giudiziaria si chiama "motivation".

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Copyright © Serge Braudo - Stéphane Bouché

(Traduction du Dictionnaire juridique de Serge Braudo)


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